Refrion guarda con ottimismo al futuro
“L’arrivo della pandemia non ci ha trovato impreparati – sostiene Daniele Stolfo, amministratore unico del gruppo con sede a Talmassons – lavoriamo in settori vitali e strategici, perciò la sospensione della produzione è stata per noi irrisoria e dopo una sola settimana di stop, il 6 aprile siamo ripartiti. Abbiamo ovviamente adottato il più severo protocollo per garantire la massima protezione al virus ai nostri oltre 100 collaboratori, autentica ricchezza della nostra azienda.”
Per Refrion, l’anno è iniziato quindi nel migliore dei modi e nonostante l’incertezza del clima economico a causa dell’emergenza sanitaria, l’azienda guarda con ottimismo ai prossimi mesi, forte del riscontro decisamente positivo che le sue macchine hanno sul mercato internazionale, in cui esporta più dell’80% del prodotto ventilato.
L’azienda si è concentrata sul settore della refrigerazione industriale e ha sviluppato una gamma di macchine che si distinguono per qualità, flessibilità ed elevata potenza. Performance garantite grazie alla camera climatica più grande d’Europa che l’azienda ha progettato e realizzato, ospitata nello stabilimento di Talmassons. Un investimento di 2 milioni di euro che oggi permette a di Refrion certificare le prestazioni delle unità simulando le esatte condizioni climatiche in cui esse dovranno operare, verificandone, alla presenza del committente, l’efficacia.
“Proprio in questi giorni siamo impegnati nello sviluppo di importanti commesse che contiamo di finalizzare entro maggio, un aspetto che ci fa guardare con ottimismo al futuro. – conclude Stolfo – Abbiamo incrementato l’organico di tre unità in produzione e ulteriori due figure tecniche verranno introdotte nelle prossime settimane.”