Climatizzazione Climaveneta per la nuova sede BNL, in fase di certificazione LEED GOLD (sostenibilità)

BNP Paribas Real Estate, il ramo immobiliare del gruppo bancario BNP Paribas sta curando la realizzazione della nuova sede di BNL Gruppo BNP Paribas.
L’operazione copre un arco temporale che va dal 2010 ad oggi, passando attraverso un bando pubblico per l’acquisto del terreno di RFI, un lungo iter approvativo, l’avvio del cantiere nel 2013 fino alla consegna dell’edificio, prevista per la seconda metà di quest’anno.
Questo progetto nasce su un importante polo infrastrutturale che è quello della stazione Tiburtina. Non esiste oggi in tutta Roma un’altra confluenza di trasporto su ferro, gomma e metropolitana in grado di garantire un’offerta infrastrutturale a 360°C come la rinata Stazione Tiburtina. La nuova sede BNL si inserisce infatti nel recupero di un intero quartiere di Roma. L’ampliamento della stazione, con il progetto firmato dall’Architetto Paolo Desideri, ha dato il via al recupero dell’area cui BNP Paribas Real Estate ha partecipato in maniera consistente, contribuendo all’urbanizzazione e alla creazione di una viabilità in grado di servire al meglio il nuovo sviluppo.
L’edificio, con una superficie totale di 75.000 mq ha una forma stretta e allungata che ricorda quella di una nave. Una parte dello stabile ha 11 piani più un piano tecnico protetto da paratie e con fotovoltaico in copertura, mentre l’altra si sviluppa su 9 livelli. Al piano terra si trovano le zone comuni: mensa, asilo, palestra; nell’interrato i parcheggi con 400 posti auto, mentre ai piani superiori si estendono i grandi open space adibiti a uffici e le sale riunioni.
L’edificio è stato concepito con una logica Shell&Core. Questo tipo di progettazione consente la massima flessibilità nella distribuzione degli spazi interni e dona mobilità all’edifico; in qualsiasi momento è infatti possibile riorganizzare gli spazi interni sulla base delle richieste del tenant. A questo scopo non sono presenti opere murarie interne ma solo opere a secco (cartongesso) che consentono la massima flessibilità nella gestione degli spazi.
L’involucro, progettato dallo studio 5+1AA, è stato realizzato mixando due tipologie di facciata, una completamente a vetri e l’altra ventilata con rivestimento ceramico alternato a serramenti a nastro, e avrà un’altissima prestazione di isolamento termico e acustico. La sua costruzione sarà terminata a luglio di quest’anno. Si procederà quindi alle finiture interne, curate dall’architetto Paolo Mantero.
L’edificio sarà ultimato nel secondo semestre del 2016 e, grazie alle scelte architettoniche e impiantistiche effettuate, riceverà la certificazione energetica LEED, di livello GOLD.
L’edificio è prevalentemente vetrato ed ha quindi imposto delle scelte impiantistiche adeguate. Sono quindi stati selezionati degli impianti innovativi, ma non sperimentali vista la dimensione dello stabile, altamente efficienti e flessibili, in grado cioè di rispondere alle esigenze di una struttura Shell&Core.
Per quanto riguarda la climatizzazione poiché Roma non dispone di acqua di falda, la soluzione più efficiente disponibile sul mercato è apparsa quella delle unità polivalenti Climaveneta con scambio ad aria. Sono quindi state installate 4 unità INTEGRA ERACS2-Q/SL-CA 3222 con modulo +2P ed una ERACS2-Q/SL-CA 3222 per la produzione di caldo e freddo e di acqua calda sanitaria ad altissima temperatura. Le unità polivalenti sono infatti in grado di produrre acqua calda e fredda simultaneamente sfruttando il recupero nella produzione di entrambi i liquidi e quindi massimizzando l’efficienza energetica dell’edificio durante tutto l’anno.
Per soddisfare i picchi di calore estivi, frequenti a Roma, è stata inoltre installata un’unità solo freddo di tipo FOCS2/SL-CA 3902. Questa unità può entrare in funzione anche nelle mezze stagioni per raffrescare le aree più calde, senza attivare le unità polivalenti, ottenendo quindi un ESEER più elevato.
I fluidi prodotti dalle unità Climaveneta vengono utilizzati sia per le UTA poste in copertura e nei piani interrati,che per i 1600 fan coil a 4 tubi distribuiti in tutto l’edificio. Particolare attenzione è stata posta alla miscelazione dell’aria primaria, che viene quindi effettuata in maniera puntuale.
L’intero impianto è gestito da ClimaPRO, la soluzione di controllo e ottimizzazione della plant room di Climaveneta. Per massimizzare l’efficienza dell’impianto, non si è voluta infatti demandare al BMS che gestisce l’intero edificio, la gestione e l’ottimizzazione della climatizzazione.